A sostenere i suoi piedi nudi e senza vita, nella bara, c’era la Sacra Scrittura. Il vescovo, consapevole che la sua morte si avvicinava, aveva chiesto che il suo corpo fosse disposto per terra, avvolto solo da un lenzuolo. Ma avevano preferito deporlo in una semplice bara. Invece il luogo dove fu sepolto era quello che voleva, cioè un cimitero abbandonato sulle rive del fiume Araguaia, lo stesso che ospitava le spoglie di lavoratori poveri, di indigeni e di donne vittime della prostituzione a São Félix do Araguaia, nello Stato brasiliano del Mato Grosso.