In seguito al conflitto in Ucraina causato dalla Russia, le scuole missionarie clarettiane della provincia di San Pablo hanno mostrato il loro rifiuto della guerra. Attraverso diverse azioni, le istituzioni educative mostrano la loro solidarietà con l’Ucraina.
Nella scuola Claret di Barcellona, tutti gli studenti, dall’asilo al liceo, si sono riuniti per chiedere la pace “per tutti i popoli del mondo”. L’evento ha avuto luogo lunedì 7 marzo nel cortile della scuola. “Vogliamo ricordare i bambini e le famiglie del popolo ucraino”, ha detto la scuola. Hanno reso omaggio al popolo che in questi giorni “soffre la violenza di questa guerra”. “Mandiamo loro tutta la nostra forza”, hanno osservato.
La comunità educativa si è riunita nel cortile della scuola, dove il simbolo della pace è stato disegnato con delle sedie. Intorno alle sedie, gli studenti si sono seduti in cerchio, occupando tutto lo spazio disponibile. La scuola di Barcellona ha anche ricordato le parole di Pere Casaldàliga in riferimento ai conflitti: “Senza giustizia, non ci sarà mai pace”.
“Ci sosteniamo a vicenda, li sosteniamo”
Allo stesso modo, la scuola Claret di Valls ha aderito alla campagna di aiuti umanitari d’urgenza al popolo ucraino, promossa dal consiglio comunale di Valls. La campagna raccoglie cibo, biancheria, prodotti per l’igiene personale e materiale medico di base.
Gli studenti del terzo anno dell’ESO sono responsabili dell’organizzazione e dello smistamento di tutto il cibo e del materiale necessario che le famiglie inviano al centro. La campagna è stata sostenuta dai bambini di Le Petit Claret e dai giovani dell’ESO attraverso lo slogan “We support you, we support you!
Un’azione simile è stata intrapresa dal Claret Larraona di Pamplona con una raccolta di aiuti umanitari in collaborazione con l’associazione ucraina Berehynia. Nella scuola di Navarra, le diverse classi hanno anche pregato per la pace. Inoltre, la scuola ha rilasciato una dichiarazione in cui spiega che la comunità educativa si unisce all’appello di Papa Francesco per la pace. “Il dialogo è ciò che apre la strada alla comprensione di idee e opinioni diverse”, dicono. Chiedono di essere pacifici e di non rimanere “indifferenti alla sofferenza che si genera di fronte a ogni violenza umana”.
Nella scuola Claret Askartza di Leioa, hanno raccolto aiuti umanitari che hanno inviato in Ucraina con un furgone venerdì 18 marzo. “Tutti gli aiuti che possiamo raccogliere sono pochi, continuiamo a chiedere la pace”, hanno comunicato sulle reti sociali.
🌍🤲 La ayuda humanitaria que hemos recopilado en #ClaretAskartza ya está de camino a Ucrania, junto a lo recogido por el Club Lions y la Ertzaintza. Toda ayuda que podamos reunir es poca, seguimos reclamando #Paz. 🕊
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— Claret Askartza Ik. (@ClaretAskartza) March 18, 2022